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Il Volterrano ~ Amore Venale

lunedì 12 dicembre 2016

Il Volterrano ~ Amore Venale

Amore venale. ~ Sala delle Allegorie, Galleria Palatina (Palazzo Pitti).

Baldassarre Franceschini, detto Volterrano

Nato a Volterra nel 1611, figlio dello scultore locale Gaspare Franceschini, fu avviato alla pratica artistica dal padre.
Fu Giulio Inghirami, segretario di Cristina di Lorena a introdurlo nell'ambiente fiorentino e a farlo entrare nella bottega di Matteo Rosselli, uno degli artisti più quotati allora attivi in città. Attivo fino a pochi anni prima della morte, il Volterrano fu sempre molto richiesto a Firenze e in Toscana, toccando vari generi, dalla pittura allegorica e mitologica alle opere devozionali, dal ritratto alla decorazione parietale, occupandosi a Firenze, affreschi nella villa della Petraia (dal 1636), nei palazzi Niccolini e Lanfredini, nella Sala delle Allegorie (1658) di palazzo Pitti.

ANEDDOTO. Mentre il Volterrano si trovava in camera del Cardinale Giovanni Carlo de’ Medici, principe di Firenze, per dipingergli i due quadri raffiguranti altrettante burle del Piovano Arlotto, c'era insieme a loro il medico personale di Sua Signoria, amicissimo del pittore.

Ed ecco che il medico si rivolse al Volterrano dicendogli:"Signor Baldassarre, io vorrei pure una volta che voi faceste un qualche bel quadro anche a me, che sapete che son tutto vostro". Il Volterrano rispose che glielo avrebbe dipinto senza dubbio. Al che il medico rispose:"Avvertite che io intendo pigliare a scontarlo a malattie", cioè che lo avrebbe pagato detraendo dal compenso delle sue prestazioni mediche. Il Volterrano rispose che, in tal caso, non se ne faceva di niente e, richiesto dal medico di dargliene spiegazione, rispose:"Perchè se noi facessimo a scontare a malattie, voi sareste troppo il buon uomo, per non dire un bel goffo, se alla prima malattia, per liberarvi di quell’ impegno, voi non mi mandassi al cassone". Risposta che fece immensamente ridere sia il medico che il Cardinale

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